Le caratteristiche della pianta della papaya

La papaya, conosciuta anche con il nome scientifico di  Carica papaya, è un albero da frutto che nasce in America Centrale e nel sud del Messico ma viene coltivata anche nelle isole Hawaii, in Brasile, in Israele e, ultimamente ha trovato un ambiente di coltivazione ideale anche nelle terre della nostra amata Sicilia.Grazie al cambiamento climatico infatti è possibile coltivare la pianta della papaya anche in Sicilia. BeFruit si impegna a garantire sempre la miglior cura e la migliore attenzione, per poter produrre frutti di ottima qualità.
Se la papaya è il vostro frutto tropicale preferito e volete conoscere più informazioni sulla pianta su cui cresce allora questo è l’articolo che fa per voi. Grazie alla nostra esperienza riguardo questo tipo di pianta possiamo condividere con voi alcuni concetti che la riguardano.

Appartiene alla famiglia delle Caricacee e malgrado si presenti come un piccolo albero poco ramificato è tecnicamente una pianta erbacea, con un tronco flessibile e poco legnoso.
È nota per la sua capacità nel crescere rapidamente, è in grado infatti di estendersi fino a 10 metri di altezza, proprio per questa ragione predilige gli ambienti spaziosi e perciò cresce meglio se coltivata all’aria aperta. Sebbene sia molto estesa in altezza, in profondità le radici si insinuano fino a circa 30 centimetri nel terreno.

Le foglie

Anche le foglie sono di grandi dimensioni, raggiungono infatti una lunghezza compresa fra 40 e 70 centimetri e una larghezza di circa una trentina. Sono foglie lobate, concentrate nella porzione superiore dell’arbusto e presentano un picciolo molto lungo. I lobi nei quali sono suddivise vanno da 7 a 11 a seconda della varietà.
Sono in grado di persistere sull’albero per circa 6 mesi e prima di cadere assumono una tonalità di colore giallo.

Il fusto

Presenta una sezione cilindrica, la consistenza è poco lignificata, risultando spugnosa e fibrosa, soprattutto col passare degli anni. Presenta un colore grigiastro-bruno ed ha una vita breve, circa 5 o 6 anni.
In maniera simile ad alcune specie di palma, man mano che la pianta cresce, sul fusto compaiono delle cicatrici, causate dalla crescita e caduta delle foglie superiori.

I fiori

La papaya può presentarsi sia in forme dioiche, ovvero che presentano o solo i fiori maschili o solo i fiori femminili, che in forme ermafrodite, con fiori maschili e femminili presenti su una singola pianta
La differenza sta nel fatto che nel caso delle forme dioiche, la pianta maschio non produce frutti, ma serve esclusivamente all’impollinazione, mentre le piante femmina non possono produrre frutti a meno che non vengano impollinate da piante maschio. In questo caso bastano poche piante maschili per fecondare e far produrre un grande appezzamento di piante di papaya.
Nel caso delle forme ermafrodite il problema non sussiste, in quanto ogni singola pianta del campo potrà impollinare le altre.
Presentano petali di colore bianco e la corolla gialla, quelli maschili sono raggruppati, assumendo una forma simile a quella di un grappolo d’uva, quelli femminili invece sono singoli e attaccati al fusto.

papaya matura sulla pianta

Il frutto

Il frutto della papaya ha in genere una consistenza delicata e una forma oblunga e può essere di color giallo, arancio, verde o rosa. Può arrivare a pesare fino a 9 kg. Per essere più trasportabili e durare di più dopo la raccolta fino al momento del loro consumo in genere non vengono commercializzati con pezzature superiori ai 500-600 grammi
Dal sapore dolce e caratteristico oltre la polpa dal colore arancione acceso contiene una miriade di piccoli semi rotondi e scuri.
Solitamente si trova pendente sul tronco e sotto le foglie. I frutti hanno dimensioni e forme diverse a seconda della varietà.
Se volete sapere come coltivare una papaya, scoprire le proprietà del frutto e per conoscere i nostri consigli su come gustarlo al meglio visitate le nostre news!