Gli artropodi parassiti dell’avocado

L’avocado è una delle colture che sta riscontrando il maggior successo negli ultimi anni, grazie alla popolarità che il suo frutto sta riscontrando, anche nel nostro territorio e nella nostra amata Sicilia. Tuttavia, come per tutte le piante esistenti, dove c’è un albero esiste un parassita che lo sfrutta per terminare il suo ciclo vitale, spesso a scapito della produzione.
Per quanto riguarda i parassiti dell’avocado, si tratta solitamente di insetti o aracnidi che attaccano e danneggiano la pianta in vari modi. Può però anche capitare che quest’azione sia svolta da animali più grandi, come roditori o cinghiali.

Di seguito vi indichiamo gli artropodi parassiti più comuni dell’avocado.

Acaro cristallino dell’avocado

Oligonychus perseae, comunemente noto come acaro cristallino dell’avocado, è uno dei parassiti più importanti per questa coltura in molte parti del mondo. È un acaro appartenente alla stessa famiglia del ragno rosso, i tetranichidi, ed è presente in molte zone del territorio. Questo acaro ha un colore giallastro, vive in colonie posizionate sulla pagina inferiore delle foglie, protette da una lanugine simile a seta prodotta dagli stessi acari.
Nutrendosi gli acari lasciano macchie scure di tessuto necrotico, rovinando il funzionamento della foglia.
Il suo periodo di maggiore attività varia tra maggio e settembre a seconda della zona in cui ci troviamo.

Quali danni provoca l’acaro cristallino di avocado?

L’acaro nutrendosi punge la foglia usando il suo apparato boccale, iniettando sostanze chimiche che lo aiutano a risucchiare la linfa dalle foglie.
Nei punti colpiti le cellule della foglia muoiono e necrotizzano, formando delle macchie scure che inizialmente si concentrano sulle nervature centrali e che poi si diffondono sul resto della pagina inferiore. In un primo momento queste macchie appariranno di colore verde per scurirsi con il passare del tempo quando la foglia inizia a necrotizzare. Questo causerà infine la caduta delle foglie e possibili danni ai frutti in maniera indiretta.

Tecniche di controllo e prevenzione degli acari dei cristalli di avocado

La più consigliata misura di prevenzione è l’implementazione di pacciamatura e copertura del terreno, ad esempio con un prato erboso, che fornisce un riparo e cibo ai nemici naturali di questo acaro.

Come misure di controllo biologico, possono essere effettuati rilasci di nemici naturali, essendo un acaro della famiglia tetranychidae, i predatori naturali più importanti sono gli acari fitoseidi, come Neoseiulus californicus, Euseius stipulatus ed Euseius scutalis.

Se si vogliono usare sostanze chimiche antiparassitarie, è molto importante verificare che il prodotto non arrechi danno ai nemici naturali sopra menzionati.

Ragno marrone dell’ avocado

Come l’acaro dell’avocado, anche il ragno avocado bruno (Olygonichus punicae) fa parte della famiglia dei tetranichidi, anche se fortunatamente è relativamente meno aggressivo. Originariamente proviene dall’America centrale, così come l’avocado di cui si nutre, e diventa di colore marrone quando raggiunge l’età adulta, il suo periodo nel quale in genere è più attivo è quello autunnale.

Quali danni provoca il ragno marrone dell’avocado?

Rispetto all’acaro cristallino, il ragno marrone colonizza ed attacca principalmente la pagina superiore della foglia, iniziando a colpire la nervatura centrale fino a coprire l’intera foglia.
Le parti colpite perdono colore e diventano marroni fino a scolorire interamente tutta la superficie.

Tecniche di controllo e prevenzione del ragno marrone dell’avocado

In genere gli attacchi di questo acaro non sono così aggressivi rispetto a quelli dell’acaro cristallino, quindi, in genere, non è necessario agire in maniera drastica, in quanto i loro nemici naturali riescono a limitare la diffusione eccessiva di questo parassita.
Tuttavia in maniera simile bisognerà cercare di salvaguardare i luoghi dove i predatori del ragno marrone abitano (anche in questo caso si tratta di acari fitoseidi), mantenendo la cura della vegetazione ausiliaria del campo.

Cocciniglia piriforme

La cocciniglia piriforme, o Protopulvinaria pyriformis, è un tipo di cocciniglia di origine americana che colpisce molti alberi da frutto tropicali, tra i quali anche l’avocado. Nelle fasi giovanili, sono di colore chiaro ed in grado di spostarsi per distanze relativamente grandi. Man mano che aumentano di dimensioni, si scuriscono fino a raggiungere un colore brunastro. Le femmine sono relativamente più gonfie, poiché trasportano le uova sotto l’addome.

Quali danni provoca la cocciniglia piriforme?

Questa cocciniglia si posiziona sulle nervature della foglia, di solito nella pagina inferiore, dove si nutrirà della linfa causando danni diretti alla foglia.
Tuttavia, ancora più importanti sono i danni indiretti causati da questo insetto.
Infatti, come molte altre specie simili, la cocciniglia piriforme secerne una melata dolce, che attira le formiche e favorisce lo sviluppo di funghi fogliari ancora più dannosi per la pianta.

Tecniche di controllo e prevenzione per la cocciniglia piriforme

Come nei casi precedenti, favorire la sopravvivenza dei predatori naturali, mantenendo curata la vegetazione ausiliaria del campo.
Risulta importante effettuare potature che permettano una buona aerazione nella chioma, eseguire una concimazione azotata bilanciata e tenere sotto controllo le popolazioni di formiche.
Se la popolazione di cocciniglie dovesse aumentare troppo si possono rilasciare in maniera controllata dei parassitoidi del genere Metaphycus e predatori come Cryptolaemus montrouzieri e Chrysoperla carnea, che attaccheranno direttamente le ninfe di cocciniglia.

Cocciniglia spinosa

La cocciniglia spinosa dell’avocado chiamata anche cocciniglia del cocco è un emittero chiamato Nipaecoccus nipae, che attacca numerose specie di alberi tropicali ed è diffuso in diverse parti del mondo.
Può colpire praticamente in qualsiasi periodo dell’anno, quindi è relativamente più imprevedibile la prevenzione di questo parassita.

Quali danni provoca la cocciniglia spinosa?

Similmente alla cocciniglia piriforme le femmine della cocciniglia del cocco si posizionano vicino alle nervature della pagina inferiore della foglia e secernono melassa.
Anche in questo caso essa può favorire la comparsa di funghi molto dannosi (come ad esempio Cladosporium) ed inoltre questa sostanza attira le formiche che la useranno come cibo e difenderanno le cocciniglie dai loro nemici naturali.

Tecniche di controllo e prevenzione della cocciniglia spinosa

Le misure di prevenzione e controllo sono simili a quelle per la cocciniglia piriforme.
Come nei casi precedenti, è importante favorire la sopravvivenza dei predatori naturali mantenendo curata la vegetazione ausiliaria del campo, effettuare potature che permettano una buona aerazione nella chioma, eseguire una concimazione azotata bilanciata e tenere sotto controllo le popolazioni di formiche.
Se la popolazione di cocciniglie dovesse aumentare troppo si possono rilasciare in maniera controllata dei parassitoidi del genere Metaphycus e predatori come Cryptolaemus montrouzieri e Chrysoperla carnea, che attaccheranno direttamente le ninfe di cocciniglia.

Tripidi

I tripidi sono piccoli insetti alati dal corpo morbido che solitamente compaiono in primavera. Attaccano perforando lo strato superficiale delle foglie e ne bevono la linfa, facendole seccare. A causa delle piccole dimensioni possono essere difficili da identificare, anche se la tonalità marrone che assumono le foglie quando non dovrebbero è un sintomo importante abbastanza visibile. Può capitare che attacchino anche il frutto, rovinando l’aspetto e rendendolo inadatto alla commercializzazione.

Nella zona del mediterraneo, spicca la specie Heliothrips haemorrhoidalis per quanto riguarda l’avocado, anche se ci sono molte specie come ad esempio Scirtothrips perseae, Liothrips perseae o Frankiniella occidentalis.

Quali danni provocano i tripidi nell’avocado?

I tripidi attaccano sia le foglie che i frutti, producendo macchie grigiastre o brunastre sulla superficie colpita. Possono anche inibire la fertilità dei fiori riducendo perciò lo sviluppo dei frutti.

Tecniche di controllo e prevenzione per i tripidi

È possibile prevenire questo fenomeno effettuando potature che diradino la chioma e che permettano alla luce di entrare nelle zone più scure dell’albero, poiché normalmente sono i luoghi preferiti dai tripidi
In zone con una buona presenza di antagonisti biologici di solito non è necessario intervenire, poiché la fauna autoctona esercita un controllo sufficiente.
Tuttavia, se necessario si possono effettuare dei rilasci di predatori naturali specifici come acari fitoseidi (Amblyseius swirskii), insetti antocoridi (Orius laevigatus) e miridi ed altre specie di tripidi (Aeolothrips e Franklinothrips).

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