Litchi italiano

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Il litchi italiano è una pianta di origine asiatica che ha conosciuto negli ultimi anni una grande diffusione anche sul mercato italiano. La produzione nostrana è ancora relativamente nuova e limitata. Il frutto, dalla tipica buccia color mattone finemente rugosa, racchiude una polpa bianca e soave particolarmente dolce che avvolge un grosso seme centrale.

Il litchi italiano (Litchi chinensis) è l’unico rappresentante del genere Litchi all’interno della famiglia delle Sapidaceae. E’ un albero originario del sud est asiatico, che può raggiungere notevoli dimensioni, oltre i 10 metri di altezza. Già 2000 anni fa il litchi era considerato una prelibatezza alla corte imperiale cinese ed è proprio in Cina che a tutt’oggi conserva un posto di grande rilievo nella cucina tradizionale. La sua diffusione in Occidente è stata più recente, ma sono ormai molti anni che è diventato un frutto tipico anche della nostra stagione invernale, sempre più apprezzato.
Nonostante i luoghi di origine di questa pianta siano da ricercare nelle foreste tropicali della Cina meridionale, il litchi è stato adattato alla coltivazione anche in ambiente mediterraneo. In Italia è una coltura ancora poco diffusa, ma le aree costiere della Sicilia e della Calabria sembrano prestarsi, con i dovuti accorgimenti, per ottenere produzioni di ottima qualità.
La pianta sviluppa infiorescenze nella parte terminale dei rami che si trasformano in grappoli di frutti lunghi fino a 5 cm e dall’epidermide rugosa e di colore variabile, da un rosso mattone fino a tonalità di rosso più acceso. La polpa è bianca, soave e dolce e avvolge un grosso seme centrale.
Dal punto di vista nutrizionale il litchi è ricco di vitamina C ed hanno un considerevole apporto energetico grazie all’elevata presenza di zuccheri semplici. Inoltre il litchi possiede una discreta quantità di polifenoli con effetti benefici antiossidanti.

Litchi italiano

Il litchi italiano è una pianta di origine asiatica che ha conosciuto negli ultimi anni una grande diffusione anche sul mercato italiano. La produzione nostrana è ancora relativamente nuova e limitata. Il frutto, dalla tipica buccia color mattone finemente rugosa, racchiude una polpa bianca e soave particolarmente dolce che avvolge un grosso seme centrale.

Il litchi italiano (Litchi chinensis) è l’unico rappresentante del genere Litchi all’interno della famiglia delle Sapidaceae. E’ un albero originario del sud est asiatico, che può raggiungere notevoli dimensioni, oltre i 10 metri di altezza. Già 2000 anni fa il litchi era considerato una prelibatezza alla corte imperiale cinese ed è proprio in Cina che a tutt’oggi conserva un posto di grande rilievo nella cucina tradizionale. La sua diffusione in Occidente è stata più recente, ma sono ormai molti anni che è diventato un frutto tipico anche della nostra stagione invernale, sempre più apprezzato.
Nonostante i luoghi di origine di questa pianta siano da ricercare nelle foreste tropicali della Cina meridionale, il litchi è stato adattato alla coltivazione anche in ambiente mediterraneo. In Italia è una coltura ancora poco diffusa, ma le aree costiere della Sicilia e della Calabria sembrano prestarsi, con i dovuti accorgimenti, per ottenere produzioni di ottima qualità.
La pianta sviluppa infiorescenze nella parte terminale dei rami che si trasformano in grappoli di frutti lunghi fino a 5 cm e dall’epidermide rugosa e di colore variabile, da un rosso mattone fino a tonalità di rosso più acceso. La polpa è bianca, soave e dolce e avvolge un grosso seme centrale.
Dal punto di vista nutrizionale il litchi è ricco di vitamina C ed hanno un considerevole apporto energetico grazie all’elevata presenza di zuccheri semplici. Inoltre il litchi possiede una discreta quantità di polifenoli con effetti benefici antiossidanti.